Dopo la crisi del 2008, gli elettori sono finiti nelle braccia dei sovranisti e dei populisti, i partiti non sono mai riusciti a trovare maggioranze stabili che onorassero il mandato popolare. C’è chi sostiene che il governo Draghi sia la soluzione estrema che il presidente della Repubblica ha dovuto mettere in campo dopo il fallimento dei partiti. Questo governo rappresenta un colpo alla democrazia rappresentativa?
Rifuggo dalle letture complottiste che ho visto circolare nei giorni passati, soprattutto nella parte estrema della sinistra, circa sbreghi anticostituzionali, a favore di poteri forti, nazionali e internazionali. E’ stato applicato alla lettera l’art. 92 della Costituzione: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri”. Questo, dopo aver verificato attraverso l’esplorazione del Presidente della Camera, che non esisteva più una maggioranza stabile di governo, in grado di far fronte alle due urgenze: risposta forte all’infuriare della pandemia e risposta seria alle opportunità del Next Generation Eu. Non è stato il fallimento della politica, ma il fallimento di improbabili maggioranze di governo, occasionali e divise sui fondamenti del fare politica.
Leggi tutto “Testo originale dell’intervista rilasciata da M.Tronti a La Stampa del 26 marzo 2021”