In evidenza

Noi siamo questi

Redazione 

Azione parallela, ovvero praticare il possibile pensando l’impossibile. 

Pensare per l’azione significa fare politica, ma prima ancora bisogna sapere contro chi pensare e agire perché in politica ciò che conta è l’esatta individuazione del nemico. Per noi il nemico è la forma di vita che domina incontrastata il mondo. 

Leggi tutto “Noi siamo questi”

Stalin. Un modello

Roberto Calasso

IL POTERE E LO STATO
Perché Stalin è ancora vivo
Roberto Calasso – Corriere della Sera 24 maggio 1978

Nel 1935 Boris Souvarine, uno dei fondatori del partito comunista francese, segretario della Terza Internazionale, prima di esserne escluso per «indisciplina», metteva la parola fine al suo Stalin, imponente biografia del capo russo, dove si affermavano (e si documentavano) tutti quegli orrori che ancora oggi vengono enumerati con qualche esitazione. Nella nuova edizione di questo libro fondamentale, apparsa pochi mesi fa, il meticoloso Souvarine non ha avuto bisogno di correggere nulla del suo testo. Ha solo inserito qualche nota per precisare cifre e dati che anni prima non potevano essere conosciuti. Si tratta, generalmente, di qualche assassinio, di qualche zero da aggiungere al numero dei morti.

Leggi tutto “Stalin. Un modello”

Il politico, la classe e la lotta tra miti

Andrea Cerutti

Tronti, Negri e Balibar a confronto. Il merito di averli fatti incontrare a Parigi nel 2019 è di Jamila Mascat, studiosa e militante. Lo spunto della discussione era dato dall’antecedente pubblicazione de Il demone della politica, un’antologia di scritti di Mario Tronti, edita da il Mulino e curata dalla stessa Mascat assieme a Matteo Cavalleri e Michele Filippini.

Leggi tutto “Il politico, la classe e la lotta tra miti”

Pensare con il martello

Gigi Roggero

È fresco di stampa La rivoluzione in esilio. Scritti su Mario Tronti, a cura di Andrea Cerutti e Giulia Dettori (Quodlibet). Il volume è costituito da una raccolta di saggi da parte di figure di differente formazione che analizzano degli aspetti particolari dello straordinario percorso teorico-politico dell’autore di Operai e capitale. Proponiamo qui lo scritto di Gigi Roggero, dall’esemplificativo titolo Pensare con il martello, e dall’esemplificativa conclusione: «Abbiamo l’impressione di non vederla, eppure la tigre è lì, sempre pronta a balzare. Non in un imprecisato futuro, ma contro un presente determinato. Scommettiamo su una profezia, la forza di vedere quello che gli altri non vedono, la volontà di dire quello che gli altri rifiutano di ascoltare, il progetto di scomporre il tutto del capitale per ricomporre e dunque trasformare radicalmente i frammenti della nostra parte. In questa notte apparentemente senza stelle, il nostro noi si forma riconquistando la capacità di afferrare le tracce dell’aurora».

Leggi tutto “Pensare con il martello”

Ripartire dall’alto

Mario Tronti

Venerdì 22 aprile 2016, alla mediateca Gateway di Bologna, si è svolta un’intensa e articolata giornata seminariale con Mario Tronti. Per la prima volta pubblichiamo la trascrizione della sua relazione, rimasta finora inedita. Era da poco uscito Dello spirito libero (il Saggiatore, 2015), libro di straordinaria ricchezza e radicalità, che offre molteplici spunti di discussione, decisive tesi e ipotesi di ricerca teorico-politica. Il seminario ha focalizzato in particolare tre grandi questioni: la critica del moderno, della democrazia e della tecnica. Qui Tronti affonda la lama politica del suo pensiero, ancora una volta senza lacrime per le rose. Perché, come scrive nel libro, «il pensiero è nemico mortale dell’opinione. L’opinione, infatti, lo odia. Arriva, ma lo devi meritare per averlo, uno stato d’eccezione del discorso, dove sovrano è chi pensa. Poi, dopo il lampo abbagliante, devi di nuovo abituarti alla normalità grigia o oscura».

Leggi tutto “Ripartire dall’alto”

Che cosa è stato il PCI

Fausto Anderlini

La metamorfosi
[Considerazioni sull’ultimo libro di Luciano Canfora. Una diluviale recensione che nessuno è tenuto a leggere. Scritta di mio pugno ma con il contributo di Marcella Mauthe che mi ha dischiuso aspetti del cossuttismo che non avevo considerato con sufficiente attenzione].
Canfora si chiede il perché di una metamorfosi che ha portato gli eredi del Pci ad abbracciare valori opposti a quelli delle origini: cioè il liberismo, annacquato in un esangue europeismo, invece del socialismo. Con la ‘democrazia americana’ come paese guida in sostituzione della casa madre sovietica. Con le classi medie della ztl come target sociale lasciando ad altro destino la base popolare inscritta nel telos della sinistra storica. L’approccio di Canfora è esclusivamente idiografico, si limita cioè al giudizio sui gruppi dirigenti e trascura ogni riferimento a dinamiche di struttura.

Leggi tutto “Che cosa è stato il PCI”

Testo originale dell’intervista rilasciata da M.Tronti a La Stampa del 26 marzo 2021

Dopo la crisi del 2008, gli elettori sono finiti nelle braccia dei sovranisti e dei populisti, i partiti non sono mai riusciti a trovare maggioranze stabili che onorassero il mandato popolare. C’è chi sostiene che il governo Draghi sia la soluzione estrema che il presidente della Repubblica ha dovuto mettere in campo dopo il fallimento dei partiti. Questo governo rappresenta un colpo alla democrazia rappresentativa?

         Rifuggo dalle letture complottiste che ho visto circolare nei giorni passati, soprattutto nella parte estrema della sinistra, circa sbreghi anticostituzionali, a favore di poteri forti, nazionali e internazionali. E’ stato applicato alla lettera l’art. 92 della Costituzione: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri”. Questo, dopo aver verificato attraverso l’esplorazione del Presidente della Camera, che non esisteva più una maggioranza stabile di governo, in grado di far fronte alle due urgenze: risposta forte all’infuriare della pandemia e risposta seria alle opportunità del Next Generation Eu. Non è stato il fallimento della politica, ma il fallimento di improbabili maggioranze di governo, occasionali e divise sui fondamenti del fare politica.    

Leggi tutto “Testo originale dell’intervista rilasciata da M.Tronti a La Stampa del 26 marzo 2021”

Il caso Donald Trump, presidente della plebe, nell’era degli uomini della moneta

Rita di Leo

La perdita di ruolo e funzioni degli uomini che pensano è stata lentissima, sono passati secoli dal cardinale Mazzarino alle spalle del re di Francia sino al politico professionale Dick Cheney alle spalle del secondo Bush, l’erede cadetto ‘creato’ presidente degli Stati Uniti, da suo padre ex presidente, ex direttore della C.I.A, esponente di spicco dell’élite economica Otto-Novecentesca e del partito conservatore. Molti erano gli uomini che pensano, alle spalle del cadetto Bush nei suoi due mandati da presidente: i funzionari della macchina politico-amministrativa, gli esperti dell’apparato economico-militare, e infine gli ideologi neoconservatori, che lo convinsero non solo a calarsi in imprese belliche senza fine ma persino a fargli credere che l’instaurazione della democrazia elettorale ‘all’americana’ era il vero obiettivo etico della guerra contro i talebani e contro l’ex alleato Saddam Hussein.

Leggi tutto “Il caso Donald Trump, presidente della plebe, nell’era degli uomini della moneta”

Recensione a Workers and Capital (tradotto da David Broder, Verso Books, London 2019)

Matteo Mandarini

Sono rari i testi marxisti del dopoguerra che possono vantare di aver creato, non solo un nuovo orientamento teorico, ma altresì un nuovo filone di militanza politica tuttora vitale nell’area della “sinistra radicale”. Se Leggere il Capitale di Louis Althusser (e altri) costituisce un tipico esempio del primo caso, ogni tentativo di ricavarne una forma di pratica politica – senza arrivare neppure a parlare di militanza – è destinato a fallire. Si potrebbe accennare alla Teologia della Liberazione, al marxismo “black” o a quello di stampo femminista come a nuove correnti marxiste teoriche e al contempo di militanza in grado di unire innovazione teorica nell’ambito di una precisa tradizione di pensiero e pratica marxista, ma resterebbe arduo individuare un unico testo fondamentale riconosciuto come tale da coloro che si rifanno a quelle correnti. Probabilmente l’unica opera che risponde a questi requisiti è Operai e capitale di Mario Tronti. Esso raccoglie suoi scritti composti in un decennio che va dal 1962 al 1971. L’idea centrale dell’operaismo (spesso, nel mondo anglofono, erroneamente confuso con l’“autonomismo”) si riassume in tre proposizioni contenute in “Lenin in Inghilterra”: “Abbiamo visto anche noi prima lo sviluppo capitalistico, poi le lotte operaie. È un errore. Occorre rovesciare il problema, cambiare il segno, ripartire dal principio: e il principio è la lotta di classe operaia”. In altri termini, invece di concentrarsi sul punto in cui il capitale è più debole, si deve concentrare lo sguardo laddove la classe operaia è più forte. Quindi, non è il lavoratore, non sono le categorie di manodopera o di forza-lavoro, bensì è la classe operaia – il vero referente del termine forza-lavoro – con i suoi movimenti interni a ricoprire un ruolo decisivo.

Leggi tutto “Recensione a Workers and Capital (tradotto da David Broder, Verso Books, London 2019)”

Fabbrica (pubblicato sul n. 651/652 di Casabella 1997) – with english version

Mario Tronti

Tutte le etimologie dicono: fabrica, faber. Il luogo, lo spazio, il corpo di fabbrica. Però luogo vivo, spazio animato, corpo più che abitato vissuto, luogo di lavoro, dove faber è “celui qui sait faire”. Fabbrica si dice soprattutto quando si parla di operai e del loro lavoro, manifattura quando si parla di prodotti del commercio. Manifattura e fabbrica, con Marx, tra Sette e Ottocento. Il Novecento le supera con la geniale unificazione di taylorismo e fordismo. Superata anche l’altra differenziazione: tra fabbrica, dove vengono elaborate materie prime e officina, dove si parte dai prodotti già elaborati. Il ciclo di produzione si fa integrale, il lavoro dell’uomo va in frantumi, ma la lavorazione dei prodotti diventa intera.

Leggi tutto “Fabbrica (pubblicato sul n. 651/652 di Casabella 1997) – with english version”

Origini ed eredità dell’operaismo (intervista a Mario Tronti)

Giulia Dettori

Mario Tronti è un filosofo e politico italiano, fondatore, insieme a Raniero Panzieri, dell’operaismo, corrente eterodossa del marxismo teorico in Italia attraverso cui, negli anni Sessanta, sulla scia degli eventi generati dal 1956, intraprende una ricerca teorica che mira a creare un rapporto diretto tra intellettuali e classe operaia, senza la mediazione dei partiti.

Leggi tutto “Origini ed eredità dell’operaismo (intervista a Mario Tronti)”